Il finanziere dona 35 milioni ai figli di famiglie povere
Pubblicato da Francesco Semprini
La donazione di Soros viene gestita dall’ufficio statale che si occupa dei programmi rivolti alle famiglie più povere e si inserisce in un progetto che prevede lo stanziamenti di altri 140 milioni di dollari in fondi federali previsti dall’American Recovery and Reinvestment Act varato dal presidente Barack Obama questo inverno. Le famiglie con fasce di reddito più basso hanno diritto a ritirare 200 dollari per ogni figlio d’età fra i 3 e i 17 anni. Ciò avviene attraverso una carta prepagata da ritirare agli sportelli bancari o da richiedere tramite posta e che sarà utilizzata per le spese di mantenimento, cioè abbigliamento e materiale scolastico. Sin dalle prime ore del mattino di martedì centinaia di persone hanno atteso l’apertura degli istituti di credito dei cinque quartieri della City: «Sono soldi gratuiti», dice Alecia Rumph, 26 anni del Bronx con due figli alle elementari.
Lei e altre 300 persone erano in fila sin dalle prime ore del mattino davanti alla filiale Chase di Morris Park. «Grazie al cielo c’è gente come Obama e Soros», dice Teresa Medina di Brooklyn dopo aver ritirato 600 dollari per i suoi tre figli: «All’inizio credevo fossero solo chiacchiere, invece è tutto vero». «È la prima partnership di questo genere mai realizzata a New York e dimostra come pubblico e privato possono collaborare per il bene della collettività», spiega il governatore David Paterson. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Michael Bloomberg: «La generosa offerta di Soros non solo aiuta i nostri bambini, ma è un importante stimolo per l’economia locale».
All’iniziativa hanno aderito anche alcune aziende come Staples, la catena di copisterie, e Payless, il rivenditore di calzature low-cost, che hanno messo a disposizione materiale e abbigliamento gratuiti o a prezzi scontati con convenzioni. Per Soros si tratta solo dell’ultima generosa azione filantropica negli ultimi mesi in ordine di tempo: a maggio aveva già versato al comune di New York 50 milioni per aiutare le famiglie più povere che sommati agli attuali 35 milioni costituisce una delle donazioni più sostanziose mai fatte da un privato in Usa a sostegno delle famiglie povere.
A giugno aveva inviato cento milioni per aiutare le comunità dell’Est europeo e dell’ex Unione Sovietica depresse dalla crisi. Negli ultimi 25 anni l’attività benefica della fondazione che dirige ha raggiunto i sette miliardi. Ma l’evento di Harlem è stato anche un’occasione per parlare di recessione per il finanziare secondo cui l’economia Usa ha toccato il fondo. «Ritengo che il piano di stimoli abbia fatto la differenza – ha detto Soros – Penso che avremo un terzo trimestre positivo grazie all’aumento della spesa del governo».
Fonte: “Non lasciate la scuola” I libri li paga Soros – LASTAMPA.it.