È legge. Manca solo l’accordo con le regioni per poter andare legalmente a lavorare a 15 anni.
Nel disegno di legge approvato al Senato viene stabilito che l’obbligo scolastico terminata la terza media può essere assolto anche attraverso il contratto di apprendistato. Ma come si può paragonare l’apprendistato a un percorso di istruzione e di formazione? Quale lavoro si può immaginare per un ragazzino o una ragazzina di 15 anni?
Questa è solo l’ultima delle malefatte sulla scuola dell’attuale governo che, a partire dai tagli e dal peggioramento delle condizioni del fare scuola – per tutti, dall’elementare alle superiori – e dalla cancellazione di tutte le sperimentazioni e di tutte le innovazioni sta compiendo un vero e proprio “massacro” della scuola pubblica. Le scuole sono senza soldi e non sono in grado di approvare i bilanci, molti edifici scolastici cadono a pezzi e sono insicuri. La realtà è sotto gli occhi di tutti.
Per queste ragioni il Cidi aderisce allo sciopero generale del prossimo 12 marzo, perché non è possibile che in questo paese protestino solo i maestri dell’orchestra di Sanremo.
Oltre la crisi. la scuola e la politica.
“Portare la conoscenza, la ricerca e quindi la scuola oltre la crisi è un obiettivo di medio e lungo periodo su cui costruire le azioni di governo del Paese, un obiettivo a cui il mondo della cultura e della politica non possono sottrarsi”. Con un documento pubblicato sul sito il Cidi promuove una raccolta di firme, per chiedere “alle forze politiche che non si riconoscono nelle scelte di governo della scuola pubblica, di proporre un’alternativa progettuale alla deriva in atto, proponendo politiche educative nazionali a cui ispirare le scelte che dovranno essere poi tradotte nei prossimi anni sul territorio in leggi regionali in materia di istruzione e formazione”. Firmate e fate firmare.