Formazione del gruppo di ricerca del dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna:
- Ennio Bonetti – professore associato confermato di fisica della materia.
- Enrico Campari – professore associato confermato di fisica sperimentale.
- Loris Ferrari – professore associato confermato di fisica della materia.
- Giuseppe Levi – ricercatore confermato di fisica fisica nucleare e subnucleare.
- Mauro Villa – professore associato confermato di fisica sperimentale.
Questa è la composizione base del gruppo, che chiaramente si allargherà in seguito. (Fonte: 22passi.blogspot.com)
Articolo pubblicato da Loris Ferrari su SocialNews :
Fusione fredda: un'energia da matti!
(pubblicato su SocialNews di Maggio 2011 – link)
L'atteggiamento dello Scienziato non dovrebbe mai essere quello di negare a priori un Evento. Dovrebbe, piuttosto, essere quello di dichiarare, eventualmente, che non possiede, allo stato attuale, una spiegazione scientifica. La Scienza, insomma, è fatta meno per negare, che per affermare.
Nel ventennio successivo, i canali di informazione dei Matti hanno più volte riportato di anomale emissioni di energia, in condizioni diverse e difficilmente controllabili, con gradi diversi di attendibilità. Unico fattore comune a quasi tutte queste anomalie era il fatto che si verificavano in metalli idrogenati o deuterati: Palladio e Nichel, ad esempio. Questi metalli funzionano da spugne di Idrogeno (o Deuterio): lo catturano nella gabbia formata dai loro nuclei e ne assorbono l'unico elettrone fra quelli che formano i legami strutturali del metallo stesso (tecnicamente, elettroni di valenza).
A favore dei Sani, giocava fino a ieri il fatto che queste emissioni erano spesso elusive, di difficile ripetibilità, molto intense, magari, ma sostanzialmente imprevedibili. Quindi, difficilmente catalogabili come Fatti.
I Fatti vanno distinti dagli Eventi: i primi sono ripetibili e controllabili, i secondi avvengono e basta. Da Galileo in poi, lo Scienziato si occupa dei primi ed esita a parlare dei secondi. Nel corso della storia, però, molti Eventi sono stati ricondotti alla categoria dei Fatti: i fulmini, le meteore, le comete, le eruzioni vulcaniche, i terremoti. Persino la manna biblica (pare). Proprio per questo, l'atteggiamento dello Scienziato non dovrebbe mai essere quello di negare a priori un Evento.
Dovrebbe, piuttosto, essere quello di dichiarare, eventualmente, che esso non possiede, allo stato attuale, una spiegazione scientifica. La Scienza, insomma, è fatta meno per negare che per affermare.
Oggi, la situazione appare radicalmente mutata. Studi condotti da Sergio Focardi (Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna), prima in collaborazione con Francesco Piantelli (Università di Siena), poi proseguiti da solo, hanno reso possibile un'emissione di energia da Nichel idrogenato, moderata, ma tale da non potersi spiegare in semplici termini chimici. Di recente, poi, un'apparecchiatura inventata e brevettata da Andrea Rossi, sempre basata sul Nichel idrogenato, ha permesso di produrre una potenza termica molto maggiore, variabile da 25 a 40 Kwatt, a fronte di un'immissione di potenza elettrica nell'ordine di centinaia di watt.
Per intenderci: dalla potenza necessaria a tenere accese alcune lampadine ad incandescenza, si ottiene quella assorbita da 10 o 20 lavatrici. La durata delle emissioni supera certamente la decina di ore, né si è ancora rilevata traccia di esaurimento. L'effetto è riproducibile e controllabile.
Stabilito con precisione come avviene il fenomeno (ecco l'importanza della ripetibilità e della controllabilità), si confida che, prima o poi, emergerà anche il perché. Posto che lo si accerti, ciò che rende affascinante l'effetto è che non esistono, a tutt'oggi, spiegazioni convincenti: qual è il combustibile che produce l'eccesso di energia? In quanto tempo verrà consumato? C'entra davvero l'energia nucleare? Questa è la curiosità dello Scienziato, la prima e migliore molla possibile verso una ricerca seria. Poi c'è la possibilità di un enorme impatto economico-ambientale. Cosa chiedere di più? Per una volta, mi sembra davvero il caso di dare ascolto ai Matti.
Professore Associato di Fisica della Materia
Università di Bologna Alma Mater Studiorum
Tutti gli articoli e la bibliografia sulla Fusione Fredda.
Fonte: http://dibattiti.wordpress.com