11:36 – 15/11/10 – Germania, Nuovo Allarme: La Scuola fa Ammalare…

Burnout degli Insegnanti
Burnout degli Insegnanti

Continuano a pervenire conferme sul Disagio Mentale Professionale degli insegnanti. A far precipitare la situazione è anche la composizione multietnica degli studenti. L’unica via di fuga dalla scuola è rappresentata – per coloro che hanno una sufficiente anzianità di servizio – dal riconoscimento medico della situazione di disagio mentale attraverso l’accertamento nei collegi medici preposti.

E’ chiaro che la situazione non può reggere e soprattutto non si può aspettare che gli insegnanti compromettano la loro salute mentale per arginare gli effetti di una guerra che si sono trovati soli a combattere. Tutto ciò fa poi a pugni con la volontà del legislatore europeo che pretende dai Paesi membri la tutela della salute dei lavoratori di fronte alla specificità dei rischi da stress-lavoro-correlato che le singole professioni comportano.

Dal quotidiano Italia Oggi del 27.10.10 … gli insegnanti tedeschi, dicono le statistiche, sono in crisi, snervati, malati, depressi, sfiduciati. E si ammalano più di ogni altro lavoratore. Oggi a Berlino sono ammalati più di 2.003 insegnanti, il 12% dei 22.000 docenti  della capitale. In Nord Renania Westfalia, il land più popoloso con oltre 17 milioni di abitanti, gli insegnanti sono 192.000 e il loro tasso di assenza è di oltre il 15%. Il triplo di quello dei poliziotti.

Nel settore economico i dipendenti pubblici hanno un tasso di assenteismo ancora inferiore: appena il 3,5% … E va sempre peggio: cinque anni fa gli insegnanti in malattia a Berlino erano 500, un terzo rispetto ad oggi …

Nel meridionale Baden-Wurttenberg un migliaio di professori è rimasto vittima di aggressioni … Molti insegnanti inoltre non hanno una preparazione adatta a fronteggiare la situazione. Si sono diplomati magari 20 o 30 anni fa in un altro clima.

Oggi preferiscono arrendersi e chiedere la pensione anticipata, concessa grazie a un certificato medico che attesta la loro depressione. Per ogni anno di anticipo rispetto ai 65 anni perdono il 2%, ma la fuga è meglio di una guerriglia quotidiana in classe.

Fonti:
Italia Oggi.
BurnOut di Vittorio Lodolo D'Oria.