20:29 – 29/09/10 – Intervista a Lester Brown sullo Stato della Terra.

Fonte: Woodstock a 5 Stelle.

Il mondo è nelle nostre mani, le soluzioni per evitare una catastrofe ecologica esistono, applicarle è solo questione di volontà politica. Questa è un'ottima notizia. Il tempo che ci rimane per intervenire è però molto limitato, ci spiega Lester Brown uno dei più influenti ambientalisti del mondo. Se non interviene la nostra generazione, i nostri figli non ne avranno più la possibilità. Di questo si dovrebbe occupare la politica, non di puttane in Parlamento e della casa di Tulliani a Montecarlo. Le centrali elettriche a carbone vanno chiuse, ora e per sempre, sta già succedendo nel mondo, che si inizi anche in Italia. Organizzatevi, collegatevi ai movimenti internazionali che hanno già ottenuto la cancellazione di decine di centrali a carbone. Informatevi e agite per i vostri figli.

Intervista a Lester R. Brown, ambientalista, economista, scrittore:

Una coda di auto lunga cento miglia (espandi.jpg espandi | comprimi.jpg comprimi)
Salve Cesena e congratulazioni per il lancio di Woodstock Five-Star. Anche se non fisicamente, sono con voi con lo spirito. Il mio nome è Lester Brown. Lavoro alla ricerca e alla produzione di testi sulle questioni ambientali e sono il presidente dell'Earth Policy Institute, un istituto di ricerca ambientale no-profit a Washington, DC.

L'energia solare dell'Algeria (espandi.jpg espandi | comprimi.jpg comprimi)
Dobbiamo pensare a come porre un freno al nostro utilizzo di carburanti fossili, in primo luogo il carbone, ma anche il petrolio. Stiamo assistendo a una situazione in cui l'innalzamento del livello del mare, causato dallo scioglimento dei ghiacciai, da solo può inondare molte città costiere, ma anche tutte le risaie sul delta dei fiumi asiatici.

Chiudere tutte le centrali elettriche a carbone (espandi.jpg espandi | comprimi.jpg comprimi)
Nel complesso dell'intera economia possiamo ridurre drasticamente l'uso di energia e le emissioni di carbonio e nel frattempo stabilizzare il clima per le generazioni future. Spesso mi sono posto questa domanda: Visto tutti i problemi che affrontiamo nel mondo, come può uno essere ottimista? Come potete essere speranzosi per il futuro?

13:52 – 12/11/09 – Alla faccia della mobilità sostenibile…

Il risciò si sta diffondendo nei centri storici di molte città europee. Non inquina, è silenzioso, è perfetto per il trasporto di cose e persone per brevi tratti.

A Firenze i pedalatori volontari di risciò sono a rischio.

Braccati come cinghiali da tassisti e vigili urbani. Se do un passaggio gratis a qualcuno sulla mia bicicletta non è reato. E allora perché è reato sul risciò?  “Sabato 7 novembre alle ore 22:30 in piazza Santa Maria Novella, si è verificato un nuovo episodio di intolleranza da parte di alcuni tassisti fiorentini nei confronti della attività di promozione della mobilità sostenibile svolta da alcuni giovani fiorentini.

Un conduttore di risciò è stato fermato e trattenuto – di fatto “sequestrato” in strada – per circa un’ora da non meno di sei tassisti fino a che non è intervenuta una pattuglia dei vigili urbani – sezione polizia amministrativa – che, chiamata dai tassisti, ha contestato al pedalatore volontario di svolgere l’attività di “tassista abusivo” elevando una ingente sanzione amministrativa oltre la sanzione accessoria del sequestro del veicolo finalizzata alla successiva confisca!

A nulla è servita la dichiarazione del pedalatore di aver noleggiato regolarmente il risciò che conduceva e di promuovere la mobilità a zero emissioni come volontario non chiedendo niente a coloro che salivano sul risciò, salvo eventuali mance solo se liberamente offerte.

A Firenze dove la nuova amministrazione ha fra i suoi obiettivi una maggiore vivibilità del centro storico e un forte impegno per una città sempre più ciclabile, dove si è chiusa al traffico dei veicoli a motore una larga area del centro storico con la recente pedonalizzazione di piazza Duomo… proprio a Firenze è sequestrato un velocipede a tre ruote un cosiddetto risciò a pedali!

Un mezzo che non inquina, non fa rumore. Mentre a Roma, in Parlamento, la Camera dei deputati ha varato una modifica al Codice della strada per lo svolgimento di servizi di N.C.C. con velocipedi, mentre a Roma in Comune si autorizza una cooperativa sociale a svolgere per 3 mesi rinnovabili un progetto pilota con i risciò a pedali, mentre in moltissime città europee ed estere la mobilità di persone e cose con velocipedi è considerata una preziosa risorsa per i centri storici congestionati e sommersi dallo smog e dalle polveri inquinanti…a Firenze, nonostante qualcuno a sue spese tenti in modo semplice e trasparente di proporre i risciò a pedali, viene punito ripetutamente dalla Polizia Municipale.

I soggetti che promuovono l’uso dei risciò a Firenze non vogliono né svolgere una attività illegale né tantomeno porsi in alternativa agli indispensabili servizi di trasporto pubblico che ci sono, ma offrire una opportunità nuova alla città, un modo diverso per muoversi in libertà all’’interno del centro storico senza inquinare e senza rumore, abbattere le emissioni inquinanti e sperare in un mondo migliore.”

Un fiorentino