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Titolo originale e report di Andrea Passerini del Blog 22 Passi – Bologna 28 ottobre: primo resoconto del test dell'impianto da 1 MW di Andrea Rossi.
Sono arrivato in Via dell'Elettricista, nella zona industriale Roveri a nord di Bologna, alle 10 in punto di ieri mattina.
Tra i presenti ho riconosciuto subito il Prof. Stremmenos, Mats Lewan, Giuseppe Levi, Loris Ferrari ed Andrea Rossi.
Mi sono accreditato e ho preso il pass dopo avere sottoscritto la seguente liberatoria (testo bilingue ITA/ENG di cui riporto solo la parte in italiano):
Lei è stato invitato ad assistere sotto la responsabilità di Andrea Rossi.
Per ragioni di sicurezza per favore non entri nelle aree di pericolo delimitate dai segnali. Tutti gli invitati verranno ospitati nel capannone adiacente, dove per tutto il giorno funzionerà gratuitamente il bar; verranno offerti anche pranzo e cena.
Ogni tanto ciascuno di voi verrà accompagnato per qualche minuto nell’area ristretta in cui funziona l’impianto.
Non è consentito l’uso di qualsiasi strumento, nemmeno di videocamere e macchine fotografiche, a meno ché non vi sia data specifica autorizzazione durante i passaggi nella zona delimitata.
Non è ammessa la radiotrasmissione durante il test.
Qualora le istruzioni sopra elencate non venissero rispettate, la nostra sicurezza chiederà ai responsabili del mancato rispetto di abbandonare i nostri stabilimenti.
Tutta l’area del test sarà ispezionata da telecamere per motivi di sicurezza.
Al termine del test verrà consegnato un report.
A differenza di tutti gli altri test dell'E-Cat realizzati nei locali della EON srl in Via dell'Elettricista, gli invitati sono accolti in un'area del capannone adiacente, ma non direttamente collegata alla sezione in cui è collocato l'impianto da 1 MW.
Nella foto qui sotto potete vedere per l'appunto il locale attrezzato a sala-stampa (in prima fila a sinistra Sterling Allan di
PESN e a destra Mats Lewan di
Ny Teknik) che ospita due grossi generatori a olio vegetale (ex motori navali a nafta).
Riporto un elenco delle persone presenti:
- Enrico Billi – fisico nucleare
- Reymond Zreick – giornalista rivista Focus
- Irene Zreick – giornalista rivista Focus
- Mats Lewan – giornalista rivista Ny Teknik
- Paolo Soglia – direttore Radio Città del Capo
- Sterling Allan – direttore PENS (Pure Energy Network System)
- Peter Swensson – giornalista Associated Press
- Giorgio Benvenuti – fotografo Associated Press
- Daniele Passerini – blogger 22 passi
- Pier Clauzon – ingegnere CNAM Parigi
- Irina Uzikova – ingegnere National Research Nuclear University di Mosca
- Giuseppe Levi – fisico (osservatore Università di Bologna)
- Loris Ferrari – fisico (osservatore Università di Bologna)
- David Bianchini – esperto radio-protezione
- Giuliano Guandalini – direttore EON srl
- Sergio Focardi
- Andrea Rossi
- il fratello di Andrea Rossi
- la nipote di Andrea Rossi
- Maddalena Pascucci
- la madre di Maddalena Pascucci
- Domenico Fioravanti – ingegnere collaudatore e tester dell'impianto
- Andrea De Vita – fisico Ansaldo Energia
- italiano, consulente scientifico di un gruppo industriale X (ha chiesto di non essere riportato)
- italiano, consulente scientifico di un gruppo industriale Y (ha chiesto di non essere riportato)
- italiano, consulente scientifico di un gruppo industriale Z (ha chiesto di non essere riportato)
- italiano, consulente scientifico di un gruppo industriale K (ha chiesto di non essere riportato)
- svedese (?)
- svedese (?)
- svedese (?)
L'elenco non è completo, c'erano un altro paio di persone, già viste al
test del 6 ottobre, che non ho avuto modo di identificare, i dipendenti della EON srl, le guardie giurate e gli aiutanti di Rossi (Carlo Leonardi e altri due operai, già presenti al test del 6 ottobre).
Mi ha molto molto colpito il tipo e il tono delle conversazioni che ogni tanto intercorrevano tra gli esponenti dei gruppi industriali presenti e l'ingegner Domenico Fioravanti, collaudatore/tester dell'impianto per conto del “cliente” non meglio identificato:
- era evidente che lo consideravano un interlocutore attendibile e competente;
- gli ponevano domande tecniche su parametri di funzionamento, niente a che vedere coi dubbi sul funzionamento avanzati dai vari scettici e negazionisti su internet.
Alla fine del test sono riuscito ad avere off records le impressioni di alcuni di loro: uno ha detto “siamo passati da una fase un po' fredda a una decisamente più calda e sorprendente”, un altro ha detto che “ogni ipotesi di fraudolenza è superata” pur nutrendo dubbi che la tecnologia sia già matura per l'industrializzazione, in ogni caso riteneva che l'industria che rappresentava avrebbe preso in considerazione l'idea di investire sullo sviluppo dell'E-Cat.
Vi spiego velocemente il set up, che tanto sarà presto descritto da Sterling su PESN e Mats su Ny Teknik dettagliatamente. C'erano due serbatoi d'acqua uno accanto all'altro, a occhio e croce di 1 metro cubo ciascuno (per un totale di circa 2000 litri d'acqua), senza lato superiore (cioè aperti) e comunicanti tra loro. Alla base di questi serbatoio partivano due condotte che immettevano acqua ai moduli nel container. Su tali condotte erano presenti manometri e contatori di portata.
Il vapore usciva dal container attraverso un grosso tubo (direi sui 20-30 cm di diametro) e veniva convogliato a due grossi dissipatori, non visibili dietro schermi di compensato, che facevano molto rumore.
Dai dissipatori il vapore, condensato in acqua tornava tramite due condotte nei serbatoi.
La misura della temperature avveniva tramite due sonde, una immersa nel serbatoio dell'acqua, l'altra inserita nella condotta del vapore appena fuori il container.
L'energia era fornita da un gruppo elettrogeno da (mi è stato detto) 350 kW.
Ho letto al volo alcuni commenti di lettori che stigmatizzano il finale “a taralluci e vino”. Non si offendano, ma non hanno capito un bel nulla! La vera sorpresa della giornata, per me, è stata proprio la presenza del gruppo di lettori di 22 passi Bellunesi (a cui si sono uniti altri lettori via via che arrivavano) parcheggiati con la loro auto proprio davanti all'ingresso della EON: hanno offerto prosecco, affettati e formaggi veneti a tutti i presenti, da Stremmenos alla Pascucci, da Levi a Lewan… un E-Catering che meriterebbe sul serio di passare alla storia!
Credo che sia stato questo bel clima conviviale, a far sì che alla fine Rossi aprisse le porte a tutti i supporter che osservavano il test a distanza, veramente un bel gesto.
Domani aggiungerò a questo post i vari link a report e video usciti o che usciranno sul web.
A me non interessa che il cliente si palesi, basta sia vero che la dimostrazione di oggi lo abbia convinto, che diventi possibilmente un partner commerciale di Rossi nello sviluppo di questa tecnologia, che con i soldi della vendita Rossi attivi il contratto con UniBO e si apra – finalmente – il capitolo della ricerca scientifica sull'E-Cat. E pare che così sarà.
Sono sempre più certo che il 2012 sarà sul serio la fine del mondo… di quello che conosciamo ora. Quello nuovo sarà molto meglio.
Chiedo scusa se questo report è scarno, ma crollo veramente dal sonno.
Grazie a tutti e a domani.