19:56 – 14/03/11 – Di Menna (UIL): meno frasi ad effetto, è ora di discutere di aumenti.

Continuando a rappresentare la scuola dal 'suo' punto di vista il ministro Gelmini rischia di diventare una 'opinionista'  –  è il commento del segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna alle affermazioni del ministro dell'istruzione ospite ieri nella trasmissione 'che tempo che fa'.

La scuola è un settore complesso, con molte professionalità, una dimensione nazionale e un compito  che la rendono essenziale per lo sviluppo del Paese. Ci vorrebbero – aggiunge Di Menna – meno frasi 'ad effetto' e più azioni concrete.

Sui professori pagati poco perché troppo numerosi, inviterei il ministro a preoccuparsi della circostanza per la quale in Italia (come evidenziato in una recente ricerca della Uil) abbiamo il maggior numero di politici  rispetto agli altri paesi europei e i meglio pagati – ribatte il segretario della Uil Scuola.

Il nodo resta quello delle risorse – ammonisce Di Menna – quali scelte si intendono perseguire per il nostro sistema di istruzione. I dati Ocse pongono l'Italia agli ultimi posti nel rapporto spesa per istruzione/Pil. L'Istat ci ha ricordato che siamo passati dal 4% al 3,7% riducendo ancora di più la quota di ricchezza nazionale destinata all'istruzione (a fronte di una media europea del 5,1%).
Anche nel rapporto spesa per istruzione e resto della spesa pubblica siamo al 9,7% a fronte della media europea dell'11%.

Non si tratta semplicemente di un problema di rientro dal debito pubblico che non consente di avere risorse adeguate, ma di qualificare la spesa pubblica. Occorre ridurre le spese improduttive, gli sprechi, la burocrazia ridondante, le eccessive spese per la politica e indirizzare risorse agli investimenti per l'istruzione.

Su questo e su un piano di graduale aumento delle retribuzioni sollecitiamo il ministero a rappresentare questa esigenza nel dibattito politico e nell'azione di governo.

Occorre rassicurare tutti che la stragrande maggioranza dei ragazzi studia in scuole pulite. Migliore utilizzo del personale e l'efficacia della spesa sono aspetti che competono alla responsabilità del ministro al quale abbiamo fatto più volte proposte per riorganizzarle al meglio sulla base delle concrete esigenze delle scuole.

13:16 – 31/05/10 – Tremonti, Ricerca Scientifica: E Io Taglio…

Courtesy TerritorioScuola

Sottoscrivi l'appello contro la chiusura dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

Imperdibile video sui vaneggiamenti di Tremorti a Parigi all'OCSE

La manovra del governo Tremorti sembra un quadro psichedelico, un manoscritto di un folle. Chiudono i pochi centri di eccellenza come l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste mentre le macchine blu sono 626.760.

Sono Paolo Menis, organizer del meetup di Trieste. Ti segnalo questa vicenda che, come molte altre storie italiane, ha del grottesco. Il governo, con la manovra finanziaria, vuole sopprimere (e accorpare al CNR) l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS di Trieste, un ente pubblico di ricerca, punta di eccellenza nel campo della geofisica, sismologia, oceanografia, geologia e biologia marina, con ricadute in campo ambientale e nella ricerca delle risorse energetiche. L'OGS ha bilanci in attivo (avanzo di amministrazione 2009 pari a 1,2 mil/euro) e grande capacità di attrarre risorse economiche per la ricerca con cui finanzia buona parte del suo bilancio, grazie anche all'attività professionale e scientifica di 110 precari altamente qualificati, SENZA costi aggiuntivi per lo Stato.

La sua soppressione NON PORTA AD UN REALE RISPARMIO ECONOMICO in quanto:

– i costi del personale di ruolo e della gestione generale della struttura (ora garantiti con fondi di natura ministeriale) verrebbero TRASFERITI da un ente all'altro senza alcun abbattimento, con un probabile aggravio di costo
– i costi del personale precario NON gravano sullo Stato in quanto garantiti dai progetti di ricerca e dalle attività esterne.

Considerato che il Decreto Legge è immediatamente esecutivo, dalla prossima settimana l'OGS NON ESISTERA' PIU' e non avrà legittimità neanche per garantirne l'ordinaria amministrazione.” Paolo Menis