13:27 – 02/03/10 – Mozione Collegio Docenti ITIS 'G.B. Pininfarina' di Moncalieri (TO)

Altro esempio di boicottaggio: Mozione del Collegio Docenti dell’ITIS G.B. Pininfarina di Moncalieri (TO).

Al Ministero dell’Istruzione

All’Ufficio Scolastico Regionale

I docenti dell’ITIS, riuniti in collegio il giorno 3 febbraio 2010, a distanza di un anno tornano in questa sede ad esprimere il profondo allarme e la grave preoccupazione sulla situazione della scuola pubblica e in particolare dell’istruzione tecnica.

Le annunciate riduzioni di risorse economiche e di personale dello scorso anno scolastico si sono trasformate in realtà che stanno portando alla riduzione dell’offerta formativa e alla dequalificazione della scuola pubblica, senza nulla cogliere dalle osservazioni e dalla protesta di chi nella scuola vive e lavora.

Non può sfuggire la contraddizione nelle dichiarazioni propagandistiche ministeriali, che divulgano come miglioramento ed innovazione quelle misure di razionalizzazione contenute nei provvedimenti: la pesante riduzione del personale legata alle leggi 133/08 e 169/08; la riduzione con surrettizie alchimie contabili dei Fondi di Istituto necessari per la qualità dell’offerta formativa; l’azzeramento o quasi dei fondi per le supplenze e la diminuzione ai minimi termini delle risorse per il funzionamento delle scuole delineano in concreto una esclusiva volontà di risparmio.

Anche sulla riforma dell’istituto tecnico il Ministero dimostra di ritenere fondamentale il rispetto delle scadenze e del modello che si è prefissato, piuttosto che di cogliere l’importanza di un processo di confronto con il personale della scuola sui percorsi, sull’importanza delle attività laboratoriali, sui programmi e sugli orari.

Ancora una volta si risponde alla difficoltà di capire la fisionomia di un nuovo percorso di studi, peraltro non ancora ufficiale, con un vuoto slittamento delle iscrizioni oltre ragionevoli termini.

In questo clima di estrema incertezza, in cui si collocano anche i destini nebulosi dei corsi serali, si propone per giunta un disegno di legge nel quale l’attività di apprendistato varrebbe a tutti gli effetti come assolvimento dell’obbligo di istruzione.

L’elevamento dell’obbligo a 16 anni, oggi legge del Paese, è stato il raggiungimento di un obiettivo di grande civiltà, di uguaglianza sociale, ed anche l’innalzamento dei livelli di istruzione in conformità a quanto previsto dai trattati europei.

L’assolvimento dell’obbligo di istruzione al di fuori della scuola vanificherebbe ancora una volta il ruolo fondamentale di questa nella formazione di un cittadino responsabile e consapevole.

Il Collegio Docenti dell’ITIS “G.B. Pininfarina” ritiene che le azioni citate, alcune delle quali già operanti, non rispondano a criteri di miglioramento del sistema scolastico, ma hanno già avuto ed avranno ricadute sempre più negative per gli studenti, le famiglie e la scuola italiana nel suo complesso.

Per questi motivi invita il Ministro della Pubblica istruzione ad un riesame dei provvedimenti che preveda un confronto con i docenti e le organizzazioni rappresentative, sia culturali che sindacali, del mondo della scuola.

Il Collegio chiede, inoltre, che la proposta di riforma sia rielaborata nell’ottica di un reale potenziamento e rilancio dell’istruzione tecnica, che veda i docenti coinvolti da protagonisti e riaffermi il principio che soltanto l’investimento su cultura e formazione possa garantire al Paese un futuro democratico e pacifico. Approvata con voti: favorevoli 137, astenuti 10, contrari 3

Fonte: TerritorioScuola Collegio Docenti.

Vedi anche: Download fac-simile del documento del CdD (Pronto per la compilazione)

Mozione CdC ISI Caduti della Direttissima – Castiglion de’ Pepoli (BO)

13:10 – 02/03/10 – Mozione Collegio Docenti I.S.I. 'Caduti della Direttissima' Castiglion de' Pepoli (BO)

Boicottare le decisioni ministeriali troppo affrettate? Ecco come hanno deciso di fare a Castiglion de’ Pepoli.

Download fac-simile del documento del CdD (Pronto per la compilazione)

Castiglion de’ Pepoli, Bologna, 24/02/10.

Il collegio dei docenti del I.S.I. “Caduti della Direttissima”, ritiene grave che il Ministero intenda dare avvio al riordino della scuola superiore già a settembre 2010, senza che si sia concluso l’iter previsto dalla Legge 133/08 e siano stati pubblicati tutti i regolamenti previsti dalla Legge.

Rileva che allo stato non risultano pubblicati in G.U. i regolamenti di riordino con il visto della Corte dei Conti e la firma del Presidente della Repubblica, che ha il compito di emanare i decreti applicativi.

Rileva inoltre che non è noto neppure il regolamento che definisce gli obiettivi di apprendimento legati ai nuovi indirizzi e quadri orari e quello relativo all’articolazione delle cattedre.

Rileva che la situazione di incertezza sulla distribuzione delle iscrizioni ai nuovi indirizzi e la prevista emanazione del regolamento sulla revisione delle nuove classi di concorso solo a settembre metterà a rischio il posto di lavoro di molti colleghi.

Valuta la CM n. 17 del 18 febbraio 2010 che da avvio alle iscrizioni per l’anno 2010/11 illegittima perché:

è mancante dei necessari presupposti legislativi;

viola l’autonomia delle Istituzioni scolastiche alle quali vengono assegnati i nuovi indirizzi in modo “automatico” dal MIUR, senza che gli organi scolastici abbiano potuto presentare all’USR e alla Regione le loro motivate proposte, così come previsto dall’art. 13 c. 5 dello schema di regolamento di revisione dei licei, approvato dal CdM il 04/02/10, e dagli altri schemi di regolamento;

invade le competenze sulla definizione del piano dell’offerta formativa territoriale che attengono alla provincia e della Regione, mettendo in discussione il necessario legame fra la scuola e l’ambito sociale in cui opera;

costringe il nostro Istituto a dare avvio alle iscrizioni in una situazione di totale incertezza sul suo futuro; costringe i genitori ad una scelta dei nuovi indirizzi totalmente al buio.

Per tali motivi il Collegio delibera:

a) di non compiere alcun atto applicativo di tali provvedimenti se non quelli relativi all’organico aggiuntivo, che consentono di evitare la creazione di soprannumerari;

b) di invitare il Consiglio di Istituto, ai sensi del DPR 275/99, di valutare la possibilità di presentare ricorso contro l’assegnazione degli indirizzi prevista dal Ministero;

c) di invitare il comune di Castiglion de’ Pepoli, la Provincia di Bologna e la Regione Emilia Romagna a presentare ricorso contro l’invasione delle competenze in materia di programmazione territoriale dell’offerta formativa.

d) Ad inviare tale delibera agli altri istituti bolognesi, al Dirigente dell’USR, al Presidente della Provincia e della Regione, nonché agli organi di stampa.

Fonte: TerritorioScuola Collegio Docenti.

Download fac-simile del documento del CdD (Pronto per la compilazione)

12:49 – 04/10/09 – Un messaggio a Maria Stella Gelmini dal Collegio del Danilo Dolci di Palermo

Oggi alle 12.49

ricevo e condivido la seguente email di Mila Spicola 02 ottobre alle ore 23.02

Ieri, il Collegio dei Docenti della mia scuola, il Liceo Sociopsicopedagogico “Danilo Dolci” di Palermo, ha deciso di respingere in blocco l’approvazione dei numerosi progetti che, come ogni anno, sono stati presentati per realizzare attività aggiuntive di insegnamento in orario extracurricolare.

Prima di chiarire i motivi che (almeno nelle intenzioni di chi, come me, lo ha proposto) sono alla base di questa scelta, è urgente sottolineare che il nostro “gran rifiuto” vuole essere un messaggio di forte dissenso nei confronti delle scelte del nostro ministro e del suo governo che, come solo i “ciechi” possono ignorare, hanno cominciato a determinare effetti catastrofici nelle scuole di tutta Italia.

È un segnale potenzialmente forte, tra i pochi che ci è consentito “inviare”, rimanendo nell’ambito delle nostre legittime (e spesso ignorate) prerogative di docenti. È un segnale che sarà tanto più forte se non rimarrà un atto isolato e riuscirà a “contagiare” le scelte di altre scuole, che possono fare altrettanto. Per questo motivo questa nota, oltre a chiarire il senso della nostra scelta, vuole essere anche un appello a tutte le scuole perchè si uniscano a noi per mandare a chi governa e smantella la scuola un messaggio forte e chiaro: non ci stiamo a far finta di niente e continuare come prima, come se nulla stesse accadendo. Allora, è indispensabile che queste notizie e questo appello giungano nei tempi più brevi a quanti più insegnanti e quante più scuole possibile. Per questo confido in tutte/i voi che leggete per contribuire alla diffusione tramite tutti i contatti di cui disponete.

La ratio della nostra scelta è riconducibile ad una semplice domanda: che senso ha, in una scuola a cui vengono sottratte risorse vitali, indispensabili per assicurare agli studenti il minimo indispensabile per la loro formazione (scuole idonee e sicure, insegnamenti stabili, coerenti e “di qualità”, sostegno e assistenza per gli alunni disabili, insegnanti motivati e non mortificati, strumenti didattici essenziali, ecc.), proporre estemporanei “ampliamenti dell’offerta formativa”, rivolti ad un numero limitato di alunni, che non possono che assumere (nel migliore dei casi, che non è il più frequente) la funzione (beffarda, se si considera quanto si sta smobilitando nell’offerta “curricolare”) di “cattedrali nel deserto”? Secondo noi, non ha senso. Anzi, continuare ad “ampliare”, nel pomeriggio, quell’offerta formativa che, la mattina, viene mortificata e impoverita sino all’inverosimile, rischia di farci recitare la parte degli struzzi. Queste considerazioni, sia ben chiaro, valgono al di là del valore e dell’efficacia che il singolo “progetto” possa, più o meno legittimamente, rivendicare. E al di là, pure, delle ottime intenzioni che animano i docenti che propongono tali progetti.

La scelta fatta dal Collegio della mia scuola, decisa da una buona maggioranza dei suoi componenti, ha innescato un acceso dibattito tra i docenti, che (immagino e mi auguro) proseguirà e si arricchirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Alcuni dei docenti che avevano presentato progetti hanno deciso, comunque, di sostenere questa scelta. Altri, una nutrita minoranza di circa quaranta colleghi, l’ha avversata, con motivazioni che avranno modo di chiarire e approfondire nei prossimi giorni. Dal mio punto di vista, la delibera di ieri ha già raggiunto un importante risultato: si è creato un terreno di discussione e confronto, che, ripeto, sarà tanto più fertile e proficuo quanto più riuscirà a coinvolgere tanti altri docenti di tante altre scuole.

Teniamoci informati.

Roberto Alessi

P.S: per visionare la mozione contro i tagli del Governo e in solidarietà con i lavoratori precari, approvata dal Collegio del Danilo Dolci il 17 Settembre scorso, potete andare alla nota Facebook

Fonte: Un messaggio a Maria Stella Gelmini dal Collegio del “Danilo Dolci”..