00:21 – 15/07/10 – Manovra Economica e Scatti di Anzianità del Personale della Scuola.

Nel maxiemendamento al decreto legge sulla manovra finanziaria trovano conferma gli emendamenti previsti per la scuola nel testo già approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.

Gli emendamenti che riguardano la scuola, letti insieme, definiscono un quadro normativo che consente di destinare l’utilizzo di parte del 30 % dei risparmi come parte finanziaria per la copertura degli scatti di anzianità. L’erogazione di tali risorse è finalizzata nei tre anni e viene salvaguardata la validità giuridica del triennio per la progressione di carriera

Le modifiche approvate dunque dalla Commissione e inserite nel testo del maxiemendamento sul quale il Governo ha posto la fiducia, sono coerenti con gli impegni assunti dal ministro Tremonti nel corso della riunione nazionale dei segretari regionali di Uil Scuola, Cisl Scuola, Snals e Gilda dello scorso 24 giugno e vanno nella direzione da noi auspicata.

L’iter dei provvedimenti

Dopo l’approvazione definitiva del decreto i prossimi passaggi dovranno essere:

– la certificazione delle risorse (che per il 2009 si deve chiudere rapidamente);
– l’incontro tra ministro dell’Istruzione, ministro dell’Economia e sindacati scuola finalizzato all’emanazione del decreto per l’erogazione delle risorse e per dare certezza alle persone di avere gli scatti di anzianità previsti dal contratto vigente.

Resta da affrontare la questione degli anni a partire dal 2013, che comunque si dovrà definire contrattualmente, visto che è proprio per via contrattuale che sono definiti gli aumenti per il personale della scuola.

Allegati:
Manovra Scatti Anzianità Scuola
Maxi-Emendamento al Testo Originario

19:18 – 06/06/10 – Blocco degli Scatti stipendiali del Personale della Scuola.

Manovra Economica Finanziaria 2010: il giro di vite sulla scuola. Effetti blocco scatti stipendiali. Art. 9, decreto legge 78/2010.

La manovra economico-finanziaria 2010 è stata varata lunedì 31 maggio 2010 ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale serie generale n. 125 del 31 maggio 2010, supplemento ordinario, sotto la denominazione: DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n.78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.

L’art. 9, Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, del detto decreto colpisce in maniera pesante il personale della scuola. In particolare viene disposto:

  • – il blocco dei trattamenti economici dei singoli dipendenti per gli anni 2011-2013 ai livelli del 2010, con la sola aggiunta dell’indennità di vacanza contrattuale;
  • – il blocco dei posti dei docenti di sostegno sui livelli dell’anno scolastico 2009-2010, salvo deroghe per casi gravi;
  • – l’eliminazione, senza possibilità di recupero, del triennio contrattuale 2010-2012, fatta salva l’indennità di vacanza contrattuale, che non è pensionabile;
  • – l’eliminazione dalla progressione di carriera del personale della scuola (docenti ed ATA) degli anni 2010-2012.
  • – la rinegoziazione della Retribuzione Professionale Docente (RPD) e il CIA degli ATA al termine del triennio: si tratta di un chiara minaccia di ulteriore taglieggiamento degli stipendi del personale della scuola.

Il danno economico per tutto il personale è gravoso: proponiamo al riguardo un prospetto distinto per ordine e grado di scuole in cui sono evidenziati gli effetti degli incrementi stipendiali perduti dai docenti per effetto del decreto.

«Un furto legalizzato, questo Governo si vergogni». Così il coordinatore nazionale della f.g.u., Rino Di Meglio, ha commentato la manovra finanziaria del Governo , che colpisce in modo durissimo e discriminatorio il personale della Scuola.

11:35 – 17/02/10 – Mobilità Docente, Educativo, ATA: Nuovo Contratto 2010-2011.

Sottoscritto al Miur il nuovo contratto sulla mobilità di tutto il personale docente, educativo e Ata della scuola per il prossimo anno scolastico 2010-2011.

La data di scadenza per la presentazione di tutte le domande sarà definita dalla successiva ordinanza e prevista per il 22 marzo 2010.

Le domande dei docenti per e nell’ambito della scuola primaria e secondaria di primo grado, dovranno essere presentate obbligatoriamente mediante le istruzioni di questa Guida e seguendo le direttive della nota tecnica del 29 Gennaio 2010. Tutte le altre con la tradizionale procedura cartacea.

La firma del contratto sulla mobilità segue il primo incontro di avvio al ministero del confronto sugli organici, incontro in cui si è preso atto che le innovazioni, che riguarderanno in particolare la scuola secondaria di secondo grado, non avranno, per il prossimo anno scolastico, ripercussioni sulle procedure e sulle regole riguardanti la mobilità.

Sulla base di tale considerazioni la FLC Cgil, responsabilmente e insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha ritenuto di non dovere procrastinare ulteriormente la firma del contratto e le conseguenti operazioni riguardanti la mobilità del personale. Questo nell’interesse di tutti i lavoratori ed anche al fine di consentire, nel caos generale in cui versa la scuola, quantomeno la presentazione delle domande di mobilità in tempi distesi.

Nel nuovo contratto sono state apportate diverse modifiche ed integrazioni sulle quali pubblicheremo, nel più breve tempo possibile, una scheda dettagliata.

Si è però persa l’occasione per pervenire a significative innovazioni sul versante delle tabelle di valutazione dei punteggi, come richiesto ripetutamente dalla FLC Cgil.

In particolare la FLC Cgil ha posto l’esigenza:

  • di valutare allo stesso modo il servizio pre-ruolo sia nella mobilità volontaria che in quella d’ufficio;
  • di uniformare i punteggi delle tabelle riguardanti rispettivamente il personale docente ed educativo, con quelli delle tabelle riguardanti il personale ATA allo scopo di “semplificare” e snellire tutto il contratto. Oggi questi punteggi, ancorché riferiti alla stessa tipologia di titolo da valutare, sono diversi senza che però, anche a parere unanime del tavolo, vi sia una ragione fondata. Era, ed è, certamente possibile procedere ad una omogeneizzazione senza modificare affatto, tra l’altro, le situazioni esistenti e neanche quelle situazioni ormai consolidate nelle graduatorie interne dei singoli istituti;
  • di stabilire una valutazione del servizio prestato dai lavoratori per almeno 180 gg (e dunque nella sostanza un anno intero) allo stesso modo, sia se prestato a tempo indeterminato che a tempo determinato, come anche di valutarlo allo stesso modo a prescindere dal grado di scuola in cui è stato prestato. In via subordinata, si potrebbe quanto meno valutare allo stesso modo un precedente servizio a tempo indeterminato prestato nell’ambito della scuola del primo ciclo da un lato (infanzia e primaria) e della scuola secondaria dall’altro (primo grado e secondo grado) a favore di una maggiore omogeneità, equità ed anche verso una maggiore semplificazione. La gerarchia attualmente esistente tra i 4 diversi ruoli è un retaggio che risale ormai al secolo passato, una gerarchia palesemente immotivata se si considera che l’obiettivo della mobilità territoriale, a differenza della mobilità professionale, dovrebbe essere quello di consentire il riavvicinamento alla propria residenza e/o famiglia e non certo quello di “cambiare tipologia di lavoro” né, tanto meno, quello di valorizzare in modo surrettizio e finto il personale.

A conclusione della trattativa la FLC Cgil prende atto che, rispetto all’esigenza posta, da discutere e affrontare certamente con la dovuta prudenza e gradualità, pur registrando nel merito diversi elementi di condivisione, nei fatti al tavolo è prevalsa, anche da parte dell’amministrazione, la tesi che è meglio “lasciare ancora le cose come stanno”! Nel sottoscrivere il contratto la FLC Cgil intende rendere noto che continuerà comunque ad insistere, anche nei prossimi anni, per condividere questa esigenza e pervenire ad alcune modifiche ed innovazioni alle tabelle di valutazione.

A breve pubblicheremo il testo dell’ordinanza ministeriale, gli allegati ed un Vademecum riepilogativo di tutta la normativa.

Fonte: FLC-CGIL Scuola

12:32 – 14/09/09 – Il Potere è in mano agli Idioti…

Il Potere è in mano agli Idioti...
Il Potere è in mano agli Idioti...

di Cloro

Gelmini sul Corriere del 11/09/09 : «Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoran­za, che disattendono l'attuazione del­le riforme». In che senso disattendo­no? «Ad esempio vogliono mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente»

Ma razza di ignorantona da ignobel per la lingua italiana bistrattata, se sei tu che hai affermato che “le famiglie…devono poter scegliere …di lasciare i bambini a scuola…ovvero…tenerseli a casa”!

Sei tu Gelmini che hai parlato di “poter scegliere” se avere le 40 ore o i moduli col maestro unico e li hai previsti…cosa affermi ora? Sai cosa vuol dire “modulo”? Significa troncone orario curriculare. Che può adattarsi, o meno, alle esigenze delle famiglie che possono (per ora) scegliere per il proprio figlio il “tempo pieno”.

Mò s'incazza, la Gelmini, perché in Italia la maggioranza dei genitori che lavorano hanno ri-scelto il tempo pieno ovvero: il curricolo spalmato su 40 ore che richiede, per forza, l'apporto di due insegnanti. Ma è chiaro che la sciuretta che demolisce la scuola italiana pubblica per conto terzi, spara così, in un puro delirio propagandistico-elettorale, le sue cagate.

Quando iscrivi un bimbo alle elementari ti viene fornito un modulo (nel senso di foglio di carta, capito Gelmini?) con cui ti si chiede se vuoi far fare al pargolo 27, 30, o 40 ore. Ciò è previsto dalla legge che la stessa Gelmini  ha fatto stilare, ma da una che conosce poco la lingua italiana non ci si può aspettare che sia al corrente di ciò a cui ha dato seguito, perché è ignorante e soprattutto perché c'è poco di suo in queste deliberazioni.

Ma la strolega dell'istruzzione (in suo onore 2 zeta, che ha sfregiato il suo ruolo anche solo con il suo stile creativo di stravolgimento dell'italiano scritto) non se lo ricorda e poiché i fondi stanziati per la scuola sono proprio pochini pochini, insufficienti diciamo, per i bisogni della scuola primaria italiana, cosa fa?

Colpevolizza i docenti, ovvio. Brunetta-mode. Se ai bambini bisognerà controllare il sederino quando tornano da scuola perché non ci avranno nemmeno più la carta igienica e rischiano infiammazioni durature, la colpa non è sua e della brutta gente presso cui zerbina e si fa foraggiare per mettere il suo nome sul più immenso saccheggio della scuola pubblica mai attuato negli ultimi 150 anni. No. La colpa è (naturlich) di dirigenti e docenti scolastici che non applicano la riforma.

Non ci vuole molto a capire che, avendo lasciato la possibilità di scelta, la maggioranza dei genitori che lavorano scelgono le 40 ore. E quindi il maestro unico non ci sta. E quindi il suo livore per non far risparmiare come il “padrone Berlusconi” desidera sull'istituzione scolastica italiana, si esprime prendendosela con chi? non con i genitori, che sono tanti e votano, ma con il personale scolastico (quel poco che è rimasto) che oggi lavora in condizioni di “attività estrema”: senza segretari, senza materiale, senza tecnici informatici, senza bidelli, senza mediatori culturali e – dulcis in fundo – senza insegnanti di sostegno.

Esprimere malcontento a scuola per le pessime condizioni in cui questa sciacquetta costringe a lavorare i docenti è ovvio che è “fare politica”. Quindi: “via i professori che fanno politica” (titolo dell'articolo del Corriere).

Chiaramente, l'abitudine alla menzogna nel popolo dele libertà vigilate è contagioso, dice Gelmini che la scuola è:

” un servizio che dovrebbe stare a cuore a tutti. Come gli ospedali”

Certo, Gelmini. Te e i tuoi accoliti la scuola la state facendo diventare proprio come gli ospedali. Come questi ospedali precisamente.

Fonte: Il potere è in mano agli idioti – CloroalClero.it

00:26 – 21/08/09 – Riforme all’amatriciana…

Efficienza...parlamentare!
Efficienza...parlamentare!
L’articolo 21 della legge n. 69 del 18 giugno 2009 prevede che ogni scuola inserisca nel proprio sito il curriculum e lo stipendio dei preside, oltre che le assenze del personale docente e non docente. Perfetto. Entro il 31 luglio 2009. Girando di qua e di là in nessun sito scolastico sono riportati i dati richiesti.

Hanno spiegato a Brunetta come funziona un sito web? Lo sa che un sito ha bisogno di un server dove essere ospitato e che un sito non si aggiorna da solo? Lo sa che tutte queste cose costano tempo, se il sito è curato da personale della scuola, o denaro se si appalta la gestione? Per ultimo il ministro sa che le scuole non sono obbligate ad avere un sito internet ?

Ecco la riforma all’italiana: obbligare a pubblicare dati su un supporto non obbligatorio.

Fonte: bianco nero o grigio: Riforme all’amatriciana.