Uno sciopero della fame “non contro qualcuno ma per qualcosa” è stato deciso da Rocco Altieri, docente di diritto ed economia al corso serale dell’istituto professionale ‘Matteotti’ di Pisa, per “sensibilizzare le autorità e l’opinione pubblica sul tema cruciale della formazione degli adulti con particolare interesse verso l’accoglienza, la formazione e l’integrazione dei lavoratori immigrati”.
Il corso serale del ‘Matteotti’, viene infatti spiegato, rischia di essere cancellato per mancanza di fondi dopo i tagli alle risorse della scuola imposti dalla riforma Gelmini.
E ieri Altieri, insieme alla collega Anna Maria Agresta, coordinatrice del corso e allo studente lavoratore, Diego Battistessa, ha incontrato la dirigente scolastica provinciale Maria Alfano per illustrarle “le ragioni che dovrebbero motivare tutte le parti a impegnarsi nel voler salvaguardare il diritto allo studio dei lavoratori”.
La dirigente scolastica ha promesso il suo impegno per salvaguardare il corso e, spiegano Altieri, Agresta e Battistessa in una nota, “si è impegnata a battere tutte le strade possibili per cercare di assegnare al ‘Matteotti’ una classe prima serale, coordinata secondo gli indirizzi economico-aziendale e alberghiero”.
La notizia della cancellazione della classe, giunta il 9 agosto scorso con decine di iscrizioni già fatte, secondo i docenti, rischia di essere solo l’anticamera dell’estinzione di tutto il corso anche perché, spiegano, “è l’unica prima classe attualmente presente in tutta la provincia di Pisa”.
Fonte: 50Canale – Pisa
L'Antefatto
Di seguito, riportiamo i documenti ufficiali prodotti da Rocco Altieri, Anna Maria Agresta, coordinatrice del corso e dallo studente lavoratore, Diego Battistessa.
Nella mattinata del giorno 24 agosto 2010 una delegazione del corso serale si è recata presso la sede provinciale di Pisa dell' Ufficio Scolastico Regionale in via Pascoli 8, per conferire con la dirigente dott.essa Maria Alfano sulla scottante questione dei corsi serali per studenti lavoratori. Erano presenti in rappresentanza della scuola serale del Matteotti la prof. Anna Maria Agresta, coordinatrice del corso, il prof. Rocco Altieri, docente di diritto ed economia, e Diego Battistessa, studente lavoratore.
E' stato presentato un documento, che alleghiamo di seguito, che illustra le ragioni che dovrebbero motivare tutte le parti a impegnarsi nel voler salvaguardare il diritto allo studio dei lavoratori.
Alla fine dell'incontro, molto proficuo, la dott.essa Alfano si è dichiarata sensibile all'esigenza di permettere la sopravvivenza del corso serale professionale del Matteotti, unico in tutta la provincia, e si è impegnata a battere tutte le strade possibili per cercare di assegnare al Matteotti una classe prima serale, coordinata secondo gli indirizzi economico-aziendale e alberghiero, .
Da parte sua il prof. Rocco Altieri ha dichiarato di voler iniziare un digiuno gandhiano a tempo indeterminato, che non è pensato contro qualcuno, ma che ha per scopo di sensibilizzare le autorità e l'opinione pubblica sul tema cruciale della formazione degli adulti, con particolare interesse verso l'accoglienza, la formazione e l'integrazione dei lavoratori immigrati.
Docenti e degli studenti del corso serale dell'Istituto professionale Giacomo Matteotti di Pisa (recapito telefonico 050 542573)
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Alla cortese attenzione della dirigente dell'Ufficio XV per la Provincia di Pisa dell'USR dott.essa Maria Alfano e, per conoscenza, agli amministratori pubblici, agli organi politici, alle organizzazioni sindacali del territorio, ai mezzi di informazione.
Pisa, 24 agosto 2010
Cara dott.essa Maria Alfano,
si era partiti per le vacanze tranquillizzati a fine luglio dalla dott.essa Barletta sul mantenimento della prima classe del corso serale dell'Istituto Matteotti di Pisa. Il 9 di agosto è arrivata, invece, una contro comunicazione che annunciava la cancellazione della classe prima.
Quanti colpi di scena in queste settimane, imprevisti e difficili da comprendere!
Di fronte all'impegno preso dall'istituzione scolastica rispetto alle decine di studenti lavoratori, che in numero crescente si sono iscritti anche quest'anno al corso serale, si è davvero sconcertati dall'eventualità di doverli rimandare indietro e di negare loro il principio costituzionale fondamentale del diritto allo studio.
Appare evidente, inoltre, che la non concessione della prima classe, l'unica attualmente presente in tutta la provincia di Pisa, prefiguri la graduale estinzione del corso serale e di ogni progetto concreto di educazione degli adulti.
Il corso serale del Matteotti ha svolto in questi anni una funzione culturale e sociale davvero preziosa, come testimoniato dai lusinghieri risultati dal punto di vista scolastico e professionale delle centinaia di studenti lavoratori che ne hanno seguito i percorsi formativi.
Rispetto al conseguimento di obiettivi strategici nel campo del recupero del disagio, della dispersione scolastica, della intercultura e dell' educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, ci permettiamo, perciò, di fare appello alla sua coscienza di educatrice, perché si possa rivedere la decisione e recuperare l'attivazione della classe prima.
I corsi serali non sono numericamente in estinzione, ma stanno acquisendo un'ulteriore importante funzione sociale nei confronti, ad esempio, dei lavoratori immigrati, realizzando concretamente l'accoglienza e l'integrazione. Al serale del Matteotti si contano 19 diverse nazionalità di provenienza.
Come ricorda Martin Luther King, l'apostolo americano della nonviolenza e dei diritti umani per tutti, nessuno escluso, quando ci si illude di risparmiare sulla scuola, sarà poi pagato, centuplicato, in sofferenze umane e sociali, in costi crescenti per la gestione repressiva dei conflitti, dovendo spendere sempre più per polizie, eserciti e prigioni, divenuti necessari per arginare la violenza crescente e l'anomia sociale.
Cordiali saluti,
Anna Maria Agresta
Rocco Altieri
Diego Battistessa
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Lettera aperta alla dirigente scolastica dell'Ufficio XV dell'USR per la Provincia di Pisa
Cara dottoressa,
la ringrazio, innanzitutto, di aver trovato il modo ieri, pur tra i suoi gravosi impegni mattutini, di ricevere la nostra delegazione del corso serale dell'Istituto Matteotti, che si era presentata nel suo ufficio senza avere avuto il modo di preavvertirla.
La sua disponibilità umana e il suo calore partenopeo ci hanno rincuorato, e noi crediamo sinceramente nel suo impegno per garantire l'istituzione della prima classe serale del Matteotti.
Di fronte a tanta disponibilità, l'avere da parte mia iniziato un digiuno gandhiano su questa questione non ha il senso della minaccia o del ricatto, come qualcuno pure ha scritto sulla stampa, ma ha il valore religioso del silenzio e della preghiera che vogliono coadiuvare il suo saggio operare.
Siamo perfettamente consapevoli del compito ingrato che ha di fronte in questi giorni difficilissimi per la scuola pubblica. Tutti siamo parte in causa per trovare le migliori soluzioni ai problemi che ci vengono posti, siano essi didattici, organizzativi o finanziari.
La mia scelta di un digiuno a tempo indeterminato, oggi al secondo giorno di attuazione, nella gravità e pesantezza della decisione corrisponde a un'esigenza che sento impellente non per me, ma per tutti quelli di cui voglio farmi tramite e portavoce.
Nel salvaguardare l'istituzione della prima classe del serale, infatti, non entra in gioco la semplice riduzione degli organici e di poche ore di lezione. Il fatto sarebbe forse irrilevante per un digiuno. Personalmente, prossimo al pensionamento, troverei una sistemazione in qualche altra scuola per i pochi anni di insegnamento che mi restano da sostenere.
In realtà, nel mio proposito di difendere l'esistenza della prima classe del serale ho presente le decine di studenti e studentesse, tutti dotati di una straordinaria ricchezza umana, che ho avuto modo di incontrare e accompagnare in questi anni di docenza al Matteotti secondo percorsi didattici molto importanti e gratificanti, che spaziano dall'educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, dall'educazione ambientale all'educazione alla salute, alla costruzione della pace.
In classe ho incontrato le persone più diverse per età e condizione sociale: giovani lavoratori e persone già pensionate, disoccupati e lavoratori in cassa integrazione, donne rom e piccoli imprenditori, artigiani e lavoratori autonomi, tante operaie dai pesanti turni di lavoro in fabbrica, poliziotti e secondini del carcere a fianco di ex tossico dipendenti, di giovani alcolisti o genericamente di giovani a rischio di devianza, infine tanti lavoratori immigrati di ben diciannove nazionalità diverse che hanno permesso nei fatti di sviluppare un proficuo dialogo multi culturale mirante all'incontro e all'integrazione.
È per costoro e per tutti quelli che come loro potrebbero trovare nella scuola serale un'opportunità di elevazione e di riscatto sociale, di qualificazione professionale e di crescita culturale che io supplico, scongiuro l'autorità scolastica di porre al primo posto dei propri obiettivi la salvaguardia del corso serale del Matteotti.
La funzione sociale dei corsi serali non va cancellata, ma potenziata!
Cordiali e deferenti saluti,
Rocco Altieri, docente di diritto al corso serale del Matteotti
Pisa – 25.8.2010