" Per fermare gli studenti universitari che protestano, Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero Ministro dell'Interno. Ossia lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopodichè, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti all'ospedale. Non arrestarli, che tanto i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli, e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. "
Detto fatto, il 29 ottobre 2008 Maroni lo accontenta subito, e infiltra di agenti provocatori la manifestazione della scuola a Roma. Quello che successe, lo descrisse bene Curzio Maltese, in una concitata telefonata a Repubblica.
Il 18 luglio 2008, così invece Francesco Cossiga sull'arresto di Ottaviano del Turco per corruzione (poi passato giustamente nelle file del PDL):
" Anche se avesse davvero rubato la mia stima per Del Turco rimarrebbe immutata perché tra sardi il legame è eterno. Sarebbe bello se si uccidesse in carcere, così affretterebbe il processo di riforma della magistratura. "
Forse tra piduisti queste sono esternazioni comuni, ma sapreste dirmi cosa c'è di emerito in un Presidente della Repubblica così?