00:13 – 23/12/09 – Assenze per Malattia: Orari di reperibilità e Deroghe.

Assenze per malattia e fasce orarie di reperibilità. Cambiano di nuovo ma per la prima volta sono previste deroghe.

Come preannunciato e sulla base di improbabili calcoli sull’assenteismo dei dipendenti pubblici che giustificherebbero il ripensamento, il ministro della Funzione Pubblica conferma la volontà di allungare nuovamente le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici che, ingrati, hanno approfittato di quanto stabilito dai contratti prima dell’entrata in vigore della Legge 133/09.

Come si ricorderà la Legge 133/09 aveva portato le fasce di reperibilità dei pubblici dipendenti ad 11 ore giornaliere, in netto contrasto con le 4 ore stabilite dai CCNL e in linea con quanto avviene negli altri settori, poi riportate di nuovo a 4 ore nell’estate di questo anno con il decreto anticrisi (DL. 78/09).

Accecato dal sacro furore ideologico e avendo verificato gli effetti deleteri, a suo dire, dell’ultima concessione, il ministro torna ora sui suoi passi e in applicazione del DLgs 150/09 (art. 55 septies) reintroduce per decreto una differenziazione nelle fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici, rispetto a quelli privati.

L’allungamento delle fasce di reperibilità porta così a sette ore complessive giornaliere il tempo in cui può essere effettuata la vista a domicilio in casa in caso di assenza per malattia: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Per l’occasione, finalmente, si introduce il principio dell’esclusione dall’obbligo di reperibilità nei casi in cui l’assenza per malattia sia dovuta a:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • infortuni sul lavoro;
  • patologie per riconosciuta causa di servizio;
  • stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.

Si considerano inoltre esonerati dall’obbligo di reperibilità i dipendenti pubblici nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale, per il periodo indicato nella prognosi.

Fonte: FLC CGIL Scuola

08:49 – 21/09/09 – Influenza suina : Gelmini e Fazio, ordine e contrordine…

Brunetta Flu
Brunetta Flu

Di Rita GumaPresidente dell’Osservatorio sulla Legalità.

A seguito del documento redatto dai ministri Gelmini e Fazio e inviato agli uffici scolastici regionali, in cui si sollecita la responsabilita’ di personale della scuola e studenti nel rimanere a casa in caso di malattie da raffreddamento per evitare il potenziale contagio qualora si manifesti una influenza suina, l’Osservatorio ritiene sarebbe opportuno sospendere altre norme volute dai ministri Brunetta e Gelmini che di fatto confliggono con tale raccomandazione.

Infatti, in virtu’ delle disposizioni volute dai ministri Brunetta e Gelmini per il personale della pubblica amministrazione e della scuola, l’impiegato pubblico che si assenti per malattia, ove non ospedalizzato, subisce la decurtazione di un terzo dello stipendio per i primi dieci giorni di OGNI episodio di malattia. Il che, ovviamente, scoraggia chi non viva di rendita dal rimanere a casa ogni volta che contrae una malattia da raffreddamento o ha tosse, dolori articolari o febbre.

Molti docenti, anzi – contrariamente a quanto si crede – da sempre si fanno un punto d’onore di andare a scuola anche quando stanno male, e sarebbe molto difficile far loro cambiare idea mantenendo in vigore una normativa che sembra considerare i dipendenti in malattia tutti come fannulloni.

Altra disposizione rischiosa, questa volta del solo ministro Gelmini, riguarda le assenze degli studenti che, qualora superino il terzo dei giorni di scuola, determinano l’automatica impossibilita’ di essere promossi a fine anno. Se confermata e non revocata, tale disposizione dissuadera’ la maggior parte delle famiglie dal tenere i figli a casa alle prime avvisaglie di febbre o di sintomatologia influenzale, perche’ il ripetersi di tali eventi (in inverno non infrequente) potrebbe portare ad un cumulo di assenze troppo elevato. Gia’ oggi, soprattutto nella scuola dell’obbligo, molti genitori mandano i figli a scuola anche quando stanno male perche’ non hanno chi li guardi ne’ – data l’eta’ – possono lasciarli a casa da soli. Sarebbe grave dare a loro e ad altri una ragione in piu’ per non astenersi dalla scuola in caso di rischio per gli altri.

Fonte: Osservatorio sulla legalita’ e sui diritti.

00:26 – 21/08/09 – Riforme all’amatriciana…

Efficienza...parlamentare!
Efficienza...parlamentare!
L’articolo 21 della legge n. 69 del 18 giugno 2009 prevede che ogni scuola inserisca nel proprio sito il curriculum e lo stipendio dei preside, oltre che le assenze del personale docente e non docente. Perfetto. Entro il 31 luglio 2009. Girando di qua e di là in nessun sito scolastico sono riportati i dati richiesti.

Hanno spiegato a Brunetta come funziona un sito web? Lo sa che un sito ha bisogno di un server dove essere ospitato e che un sito non si aggiorna da solo? Lo sa che tutte queste cose costano tempo, se il sito è curato da personale della scuola, o denaro se si appalta la gestione? Per ultimo il ministro sa che le scuole non sono obbligate ad avere un sito internet ?

Ecco la riforma all’italiana: obbligare a pubblicare dati su un supporto non obbligatorio.

Fonte: bianco nero o grigio: Riforme all’amatriciana.