20:18 – 03/04/10 – Dall'Età della Pietra all'Età della LIM…

di Davide Suraci

Le LIM (come del resto tutti i mezzi e le infrastrutture informatiche) hanno un senso solo se vengono utilizzate in contesti di confronto e di apprendimento allargati e ampiamente condivisi, praticamente inesistenti nella maggioranza delle scuole e università italiane.

Niente di diverso, perciò, dagli altri strumenti di interazione (internet, posta, chat, video-conferenza, social-network, ecc.) e di scambio reciproco delle informazioni.

Sono solo interfacce “uomo-macchina-uomo” in cui se immetteremo bit di ignoranza, imbecillità e di disinformazione, otterremo analoga spazzatura…

In altri termini, si sta dando un peso eccessivo alla “magnificenza” del mezzo affossando contemporaneamente la qualità delle interazioni educativo-formativo-istruttive..

Quanto hanno contribuito queste interfacce di comunicazione alla crescita culturale, civile, sociale, economica, politica di questo Paese negli ultimi dieci anni?

In moltissimi stanno ancora continuando a confondere il dominio del “mezzo” con quello della conoscenza (come dire: lo studente sa usare molto bene gli strumenti multimediali ma non sa comprendere il significato delle parole e dei numeri)..

Le “normali” necessità della scuola sono ormai diventate un’opzione…

È il superfluo che colpisce l’immaginario collettivo, altro che carta da fotocopie o igienica!

Forse, un domani, per andare in bagno torneremo all’età della “pietra”? Speriamo solo che non sia spigolosa (la pietra)

In risposta a Ireneo

13:21 – 21/09/09 – Lavagne Multimediali ? Perché spendere tanti soldi …. (quando ce ne sono pochi, molto pochi)

Lavagne Interattive Multimediali
Lavagne Interattive Multimediali

Un collega della scuola “Iqbal Masih” – 126° Circolo di Roma scrive
:

Per la nostra scuola non ci sono soldi, ci viene ripetuto costantemente.

Non ci sono soldi per le supplenze, non ci sono soldi per i progetti, non ci sono soldi per la minima iniziativa di miglioramento dell’offerta formativa, non ci sono i soldi per la carta igienica e il sapone (ma questi non ci sono mai stati).

In compenso, stiamo per essere inondati dalle LIM, dalle Lavagne Interattive Multimediali, che cominceranno presto a essere distribuite nelle scuole secondarie di primo grado e nelle scuole superiori.

Dal sito della Pubblica Istruzione:

“…Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con un investimento di 20 milioni di euro, mette a disposizione delle scuole secondarie di primo grado 10.000 Lavagne interattive multimediali (Lim). … Verrà potenziata la dotazione informatica delle scuole. Lavagne digitali, pc portatili e fondi per acquisire contenuti digitali verranno dati, a partire dal mese di dicembre 2008, a 1.180 scuole (il 10% degli istituti scolastici principali). Nel mese di dicembre 2009 il progetto verrà attivato in 4.180 scuole (il 40% degli istituti scolastici principali). Le scuole potranno così sviluppare contenuti didattici digitali, fruirne in rete e utilizzare strumenti di collaborazione come blog, wiki e videoconferenze. ….”

Ma se non c’è un euro per la banale gestione del quotidiano, che senso ha prevedere un investimento così massiccio in un progetto estremamente sofisticato e leggermente utopico?

Se a me manca il pane quotidiano, decisamente non vado a investire tutti i miei risparmi a Vienna in una costosa torta Sacher. Oppure no?

Ma accantoniamo per un attimo i tanti dubbi che il progetto LIM ministeriale porta con sè.

Diamo per scontato che il progetto abbia un senso, che la scuola italiana sia matura per un’ipotesi di lavoro su queste basi, e che ci sia un gran numero di docenti disposti a organizzare le loro lezioni con l’ausilio di un computer, un videoproiettore e una penna virtuale all’infrarosso.

Anche in questo caso, la scelta del Ministero di spendere 20 milioni di euro per migliaia di set completi è estremamente discutibile.

È possibile oggi realizzare lavagne multimediali a costi estremamente contenuti, utilizzando i computer e i videoproiettori già esistenti in molte delle scuole italiane, e investendo non più di 50 euro per l’acquisto dei due unici accessori aggiuntivi che sono necessari: un videocomando del Nintendo WII (meno di 40 euro) e una penna all’infrarosso (meno di 10 euro). Chi scrive ha realizzato personalmente una LIM con queste modalità, impegnando un pomeriggio di lavoro e spendendo 44,50 euro.

Per i lettori interessati a saperne di più, qui sotto sono elencati alcuni indirizzi internet molto utili.

Fonte: Scuola “Iqbal Masih” 126° Circolo – Roma.